L'Australia brucia. Da molti mesi gli incendi in Australia stanno devastando il paese, e negli ultimi giorni tantissime celeb insieme alle donazioni hanno deciso di condividere post sui social per sensibilizzare il mondo verso quello che sta succedendo in Australia oggi. L'avrai visto anche tu l'hashtag #preyforaustralia, magari lo hai usato per far sapere ai tuoi follower che le notizie sull'Australia ti stanno colpendo e che quello che sta vivendo la popolazione australiana è un vero pericolo per la gente, come lo è per la vita di tantissimi animali. Le immagini dei koala in Australia terrorizzati dal fuoco, i numeri di quanti ne sono morti a causa degli incendi, hanno fatto il giro del mondo e sono davvero impressionanti. Secondo l'Adnkronos oltre 6 milioni di ettari di terreno sono stati distrutti dagli incendi. Si stima che circa 500 milioni sono gli animali al momento morti a causa del fuoco e tra questi tantissimi koala. Siamo tutti con il fiato sospeso e le notizie sono così allarmanti che le star hanno deciso di non stare più solo a guardare.
Cosa sta accadendo in Australia oggi
Le notizie sull'Australia sono ogni giorno più allarmanti, ma il fuoco non è un problema degli ultimi giorni. I primi incendi in Australia si sono verificati a settembre 2019, sono perciò 4 mesi che la situazione del continente è sempre più preoccupante. Le vittime degli incedi sono al momento 24, ma molti di più sono gli animali morti in Australia a causa degli incendi e tantissimi quelli in fuga a cui si sono aggiunti oltre alla popolazione anche i turisti. Sabato 4 gennaio è stata evacuata la spiaggia di Mallacoota una delle più grandi evacuazioni mai avvenute sul territorio con impiego di forze militari e mezzi impressionanti. La temperatura in Australia ha raggiunto gradi elevatissimi, l'aria è diventata irrespirabile, l'intero continente vive momenti difficili. E qui arrivano le polemiche su quello che sta accadendo oggi in Australia. Le cause dell'incendio sono state attribuite da più parti alla politica del paese, da anni sordo ai problemi climatici. Da metà degli anni '90 i governi conservatori dell'Australia non rispettano gli accordi sul clima e l'economia si basa in modo particolare sull'esportazione di carbone e gas. Questa scelta politica ed economica ha un impatto ambientale notevole e sarebbe alla base degli incendi di questi ultimi mesi. Il primo ministro Scott Morrison sin dall'inizio ha minimizzato quanto sta accadendo in Australia bollando gli incendi come "normali" per il paese e godendosi le vacanze di Natale alle Hawaii. Un articolo d'opinione del New York Times firmato dallo scrittore australiano Richard Flanagan sostiene che sono proprio le scelte politiche ed economiche dell'Australia, cieche ai cambiamenti climatici, a causare il suicidio del paese.
Le donazioni delle celeb e l'hashtag #preyforaustralia
A volte un hashtag è solo moda, altre è un grido di attenzione come lo è in questo caso: su Twitter come su Instagram e Facebook l'avrai visto e usato anche tu #preyforaustralia è un modo per dire che gli incendi in Australia non possono continuare, tutto il mondo sta guardando che cosa accade in quell'angolo bellissimo del pianeta. Da Nicole Kidman, attrice australiana a Pink sono tantissimi gli appelli sui social. Nicole Kidman e il marito Keith Urban hanno donato 500 mila dollari, stessa cifra di Pink.
Un'altra star australiana che ha condiviso la sua preoccupazione per il suo paese è Naomi Watts:
Su Twitter un pensiero da parte di Selena Gomez:
Mentre Kim Kardashian esprime la sua preoccupazione per la situazione in Australia con un tweet breve, ma chiaro su quello che pensa:
Su Instagram tantissime celeb del mondo della musica e del cinema hanno condiviso il loro pensiero per l'Australia, tra loro Adam Levine.
La star di Stranger Things, Dacre Montgomery ha condiviso su Instagram la sua donazione a favore dell'Australia per sensibilizzare chi può a fare altrettanto.
E l'attrice Rebel Wilson cha condiviso un post Instagram con un koala:
La speranza delle ultime ore è che gli incendi in Australia si possano fermare al più presto e che cambi una volta per tutte la politica dei paesi per invertire la rotta sui cambiamenti climatici.
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