Spare, l'autobiografia del principe Harry, è ormai un fenomeno di costume globale, che sta macinando record di vendite e primati senza precedenti. A trionfare, in questa guerra tra parenti diventata best-seller, è senz'altro la casa editrice che si è accaparrata i diritti del libro, la Penguin Random House: indiscrezioni sempre più insistenti confermano che i vertici dell'azienda non solo non si aspettavano un successo simile, ma gli introiti, a pochi giorni dall'uscita ufficiale del libro, hanno già abbondantemente ripagato il lauto anticipo pagato al duca di Sussex e le spese legate alla pubblicazione. Risultato: fonti ben informate vociferano che il contratto firmato da Harry con la casa editrice non sia solo per un libro bensì per quattro. E che l'arrivo della seconda parte di Spare, visto il successo della prima, è ormai una prospettiva più che plausibile.
Lo ha detto lo stesso principe Harry in una delle sue ultime interviste per promuovere il libro, che di fatti salienti risalenti all'ultimo periodo - quello più denso di avvenimenti per lui e la moglie Meghan Markle - ne ha ancora parecchi. Una minaccia velata che avrebbe portato re Carlo III a trincerarsi in un assoluto e assordante silenzio proprio per evitare ritorsioni, per tenere buono il figlio minore e per evitare che nuove rivelazioni vengano a galla.
In effetti, i lettori più attenti hanno colto parecchie lacune nella narrazione, oltre che una serie di scivoloni, inesattezze ed errori storici che il ghostwriter di Harry, J.R.Moehringer, si è già premurato di giustificare: con un tweet e la citazione di un passaggio del libro di Mary Karr, L'arte del memoir, ha fatto sapere ai followers che il confine tra «memoria e fatti è nebuloso». Insomma, non è Harry che ha ricordato male certi avvenimenti della sua vita, ma è la memoria emotiva ad aver trasferito ricordi probabilmente non attendibili.
Spare 2, la vendetta va gustata freddissima
Secondo i beninformati, la Penguin Random House difficilmente si lascerà sfuggire l'occasione di bissare il successo di Spare. E lo stesso autore, al Daily Telegraph, ha detto che molti dettagli sulla sua vita e rivelazioni sul legame con padre e fratello sono rimasti fuori, tanto che questo primo volume (524 pagine in tutto) conterrebbe solo la metà dei fatti che avrebbe voluto invece raccontare.
In effetti manca totalmente il racconto di quell'ultimo, grande evento del marzo 2020, prima della chiusura dei confini per la pandemia, quando Harry e Meghan, a poche settimane dall'annuncio dell'addio reale, erano tornati in patria per partecipare ad alcuni appuntamenti di lavoro da soli e con con il resto della famiglia, tra cui il Commonwealth Service a Westminster.
Da molti, quell'incontro tra Kate, William e i cognati, è considerata la resa dei conti: il primo, vero confronto pubblico tra due coppie i cui screzi, malumori, litigi sarebbero venuti fuori da lì a poco con grande violenza. E anche la prima occasione in cui il mondo ha potuto finalmente vedere Kate Middleton con un espressione accigliata ben piantata sul volto, dopo anni di sorrisi finti e falso supporto tra cognate mostrato a favor di camera. In Spare, inoltre, manca totalmente il racconto dell'altro grande ritorno in UK dei Sussex, quello per il Giubileo della regina Elisabetta celebrato a giugno 2022, pochi mesi prima della sua morte.
In quell'occasione, Harry e Meghan erano stati pesantemente tagliati fuori dalle celebrazioni ufficiali e costretti a festeggiare il primo compleanno della secondogenita Lilibet nelle retrovie di Frogmore Cottage, la loro casa a Windsor, senza che nessun parente passasse per porgere un regalo alla bambina. Impossibile che dinamiche del genere non abbiano influito ulteriormente sui già delicati rapporti tra il principe e il suo fratello maggiore ed è decisamente sospetto che non siano rientrati nel flusso di ricordi di Harry durante la stesura di Spare.
Manca poi totalmente il resoconto dei difficili giorni che hanno preceduto il funerale della regina Elisabetta, con Harry e Meghan già nel Regno Unito per lavoro e bloccati per 10 giorni lontani dai figli rimasti in California. Su quel periodo di lutto, in Spare Harry si sofferma poco: appare chiaro che le pagine dedicate alla morte della nonna sono state aggiunte a posteriori, dopo che il libro era già stato editato, grazie a una pesante revisione avvenuta a settembre, nei giorni concitati dopo la morte di Elisabetta II. Molto ancora c'è da dire, dunque: è sempre più plausibile che Harry, che ormai non ha nulla da perdere, si lasci andare a nuove confessioni in futuro, dando al pubblico esattamente ciò che vuole: rivelazioni inedite sulla famiglia più discreta del mondo.