Billie Eilish, di recente vincitrice del premio Oscar, come Migliore Canzone Originale con "What was I made for?", ha rilasciato dichiarazioni sulla sua sessualità in occasione di un'intervista con Rolling Stone per l'uscita del suo nuovo album (già disponibile in pre-order) HIT ME HARD AND SOFT, prevista per il 17 maggio. La cantante ha parlato di uno dei singoli presenti nella tracklist del disco, "Lunch", e spiegato quale sia la visione sessuale raccontata nel testo della canzone: «Ne ho scritta una parte prima ancora di fare qualcosa con una ragazza, e ho composto il resto dopo. Sono stata innamorata delle ragazze per tutta la vita, ma non capivo, fino a quando, l'anno scorso, ho realizzato che volevo la mia faccia in una vagina. Non ho mai pensato di parlare della mia sessualità, nemmeno in un milione di anni. È davvero frustrante per me che sia venuto fuori».

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Qui, la cantante fa riferimento a un altro evento avvenuto l'autunno 2023, un momento difficile che ha messo in discussione la sua salute mentale, ma soprattutto la sua privacy. Durante una serata organizzata da Variety, proprio sul red carpet, un giornalista le ha chiesto se avesse fatto coming out il mese prima, sempre in occasione di un'intervista concessa al magazine. Eilish sul momento ha risposto: «No, non l'ho fatto». Più tardi ha poi pubblicato un post, nel quale oggi ammette di essere stata troppo dura, in cui ha scritto: «Grazie a Variety per il mio premio e anche per avermi fatto outing su un tappeto rosso alle 11 del mattino invece di parlare di qualsiasi altra cosa importante. Mi piacciono i ragazzi e le ragazze, lasciatemi in pace per favore, letteralmente, chi se ne frega». Mentre oggi la cantante dice: «Il mondo intero ha improvvisamente deciso chi ero. Nessuno dovrebbe essere costretto a essere una cosa o l'altra, e penso che ci sia un sacco di voglia di etichette dappertutto. Ho incontrato persone che non conoscono la propria sessualità, o che non si sentono a proprio agio con essa, fino ai quaranta, cinquanta, sessanta anni. Ci vuole un po' di tempo per trovare se stessi, e penso che sia davvero ingiusto il modo in cui Internet ti costringe a parlare di chi sei e cosa sei».

Il messaggio di Billie è chiaro, non le interessa definire se stessa all'interno di una categoria, tanto meno includere la sua sessualità in una definizione precisa. D'altra parte, la sua generazione da cui viene è priva di stereotipi e contempla infinite possibili identità, tutte valide e forse ancora da scoprire. Non esistono confini nella realtà fluida in cui siamo immersi.

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