Che sia uno sfizio o una parte fondamentale della propria routine, il profumo rimane — esattamente come il make-up, i capelli e l'outfit — un mezzo attraverso cui esprimere il proprio carattere e manifestare la propria personalità. Senza giusto o sbagliato che tenga, una fragranza buona può essere percepita come la migliore in assoluto da qualcuno, o essere priva di significato per qualcun altro, rimanendo comunque un prodotto valido e di qualità. Percezione che, a seconda della conoscenza che si ha dell'arte della parfumerie, può convergere però in giudizi più universali e distanti dal gusto, determinati da linee guida teoriche che vanno a formare le fondamenta di tale rituale. Queste si riferiscono principalmente alla tipologia di fragranze che si trovano in commercio e che, fatta eccezione per le acque e le brume, sono solite suddividersi in tre gruppi principali: eau de cologne, eau de toilette e eau de parfum.
Come scegliere i profumi in base alle loro caratteristiche
Come abbiamo detto, il profumo è un gesto personalissimo, che riflette la personalità, il gusto e il bagaglio emotivo di ciascuno di noi. Parlando però in termini pratici, a orientare la scelta vi sono alcuni parametri a cui è bene fare riferimento, anche nel caso in cui ci si volesse dare alla sperimentazione e addentrarsi quindi nel mondo della stratificazione dei profumi. Una delle differenze più importanti tra una tipologia di profumo e un'altra è la concentrazione di olio profumato contenuta all'interno della formula, a cui si aggiungono acqua e alcol (anche se sono sempre più frequenti le fragranze che ne sono prive). Questa caratteristica fa sì che il profumo risulti più o meno leggero sulla pelle, così come più o meno persistente nell'arco della giornata. Le colonie ne contengono generalmente una percentuale compresa tra il 4 e il 6%, e sono infatti profumi pensati per essere usati di giorno per rinfrescare e rivitalizzare, ottimi da usare nella bella stagione. Nell'ambito del grooming maschile, queste si trasformano in un'ottima alternativa alla lozione dopobarba, specie perché accomunate da una bassa concentrazione di alcol.
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Quando la percentuale sale tra il 6 e il 15%, ecco allora che si ha tra le mani una eau de toilette, pensata come compromesso a metà strada tra una fragranza leggera e una più intensa. A essere accentuate in fase di creazione sono note di testa vivaci, che favoriscono l'enfasi olfattiva del profumo non appena nebulizzato sulla pelle, mentre quelle che persistono di più sono quelle di cuore, che lasciano una scia delicata e leggera.
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La massima percentuale di olio di trova nell'eau de parfum, dov'è compresa tra il 15 e 20%. In questo caso, l'obiettivo è quello di dare alla fragranza una persistenza maggiore, favorita dall'intensità che assumono in questi casi le note di cuore, che spesso ricadono su bouquet di fiori e accordi fruttati. Se si desidera una concentrazione maggiore, la scelta migliore è puntare su parfum, essenze ed estratti.
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La resa finale del profumo, in ogni caso, dipende anche molto dalla piramide olfattiva sui cui esso si costruisce e dalla reazione che questa ha con il pH della pelle, il che riconferma ancora una volta quanto sia importante scegliere una fragranza in base al proprio gusto, umore o percezione che si ha della stessa.
Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.
Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.