A volte, l'ansia arriva quando meno te lo aspetti, anche nei momenti più impensati. Non solo quando stai per affrontare una prova che ti provoca stress, come un esame o un colloquio di lavoro, ma può accadere di sentirti presa nella sua morsa anche mentre stai facendo cose semplici e comuni, come la fila alla cassa o sotto la doccia. Perché questa emozione, così forte e incredibilmente spiacevole, ha la capacità di attivarsi nella nostra mente in un battibaleno e non mollarci più. Il che rende complicate anche le risposte all'eterna domanda sull'ansia: come gestirla?

In un certo senso, è la cugina della paura ma più subdola” afferma il life coach Alessandro Cozzolino . “L’ansia in genere è una sensazione di terrore e di angoscia nei confronti di ciò che pensiamo stia per accaderci e su cui abbiamo poco o zero controllo. È una risposta della nostra mente e del nostro intero organismo a quello che riteniamo essere non solo un pericolo o una minaccia contro la nostra incolumità e il nostro benessere psicofisico, ma anche una delusione delle nostre aspettative positive. Il più delle volte si tratta di nostre reazioni spropositate o eccessive a quanto di sinistro e nefasto immaginiamo nella nostra testa, credendo che a breve diventerà realtà. Pertanto è come se ci preparassimo al peggio, a difenderci, scervellandoci su una qualche possibile soluzione, che però ci sembra irraggiungibile o irrealizzabile, gettando così ulteriore benzina sul fuoco”. Sapere cosa ti succede è importante, perché può darti una grande mano per provare a controllarla, imparare a spostare la tua attenzione sul presente e a concentrarti su di esso. Ecco perché ne abbiamo parlato con l’esperta, che ci ha dato anche 7 consigli per affrontare e imparare a gestire l'ansia al meglio.

Come si manifesta l'ansia

“Molto spesso a generare l’ansia non è quello che accade, ma quello che pensiamo possa accadere, più nel male che nel bene. Dinanzi a un dato evento, impegno o situazione che sappiamo andremo ad affrontare in un futuro non troppo lontano (un esame all'università, un incontro sentimentale, una visita specialistica, un colloquio di lavoro e chi più ne ha più ne metta) la nostra mente tende a immaginare uno scenario alquanto negativo. Più ci convinciamo che quanto stiamo pensando si concretizzerà, più alteriamo la nostra biochimica, con picchi di cortisolo (l’ormone dello stress) che, in alcune circostanze, possono arrivare a compromettere le nostre capacità cognitive e quindi comportamentali”.

L'ansia e gli effetti che ha su di te

“Da un punto di vista fisico, il più delle volte è come se ci sentissimo avvolgere e comprimere il torace fino quasi a toglierci il fiato. Palpitazioni, affanno, sudorazione, difficoltà di concentrazione — fino ad arrivare a veri e propri attacchi di panico altamente limitanti — sono in genere le espressioni e sensazioni corporali che avvertiamo. Tali manifestazioni altro non sono che la reazione fisica a pensieri terrorizzanti ed emozioni asfissianti, che la nostra mente genera nell'elaborare un certo tipo di previsioni su ciò che accadrà di qui a poco”.

Qual è la funzione dell’ansia

“Se oggi esistiamo lo dobbiamo ai nostri antenati che, proprio grazie all'ansia e alla paura, correvano ai ripari o si adoperavano per sconfiggere minacce reali (e non immaginare!) per la loro incolumità. Oggi la nostra vita non è alla mercé di tigri del Bengala o di altri animali pericolosi per la nostra sopravvivenza. Eppure oggi forse siamo più ansiosi e spaventati di chi ci ha preceduto. Questo perché, paradossalmente, ansia e paura ci tengono in vita giacché ci allertano di un pericolo che, però, nella stragrande maggioranza dei casi, pericolo non è. Se da un lato il pensiero che qualcosa o qualcuno possa in qualche modo danneggiarci ci spinge a prendere le giuste precauzioni per evitare un certo tipo di problemi, dall'altro quel pensiero diventa esso stesso il problema per via dell’eccessivo credito che gli diamo. Non di rado persino un certo tipo di euforia si accompagna a una dose più o meno massiccia di ansia, creando un mix di emozioni che esplodono in noi come un vulcano. È ciò che molte spose avvertono prima di convolare a nozze o numerosi tifosi allo stadio durante una partita importante”.

Perché riesce a impossessarsi dei nostri pensieri, anche nei momenti più impensati

“La nostra mente è molto più complessa e misteriosa di quanto osiamo immaginare. Può bastare anche un profumo, una canzone, a volte anche un volto estraneo per attivare in noi reazioni di difesa pur non essendoci alcun pericolo reale. Il punto è che il nostro passato — soprattutto il periodo che va dall'infanzia all'adolescenza — è pieno di piccoli (e non di rado grandi) “traumi” irrisolti che tornano a galla sotto forma di inspiegabili crisi d’ansia, crisi di panico, isterismi più o meno rilevanti, non appena si riaccende in noi il ricordo (il più delle volte inconscio) di qualcosa o qualcuno che ci ha segnato e di cui non siamo mai riusciti a liberarci consapevolmente. Per questa ragione, può capitare a chiunque di sprofondare, apparentemente senza motivo, in una condizione di smarrimento totale, in situazioni anche del tutto innocue e tranquille”.

Come gestire l'ansia in 7 modi che convincono il nostro cervello a non provarla

1. Non credere che tutto ciò che pensi accadrà

Sia nel bene che nel male, sappi che non hai nessun controllo né potere sul futuro tuo e delle persone a te care. Quindi priva a non farti film mentali e concentrati su ciò che è sotto il tuo controllo: i tuoi pensieri e le tue convinzioni qui e adesso.

2. Cambia la tua respirazione ogni volta che è necessario

Sali e scendi le scale, oppure esci a fare una passeggiata camminando a testa alta e a passo lungo, oppure fai una decina di flessioni o qualsiasi cosa vada a incidere sul tuo respiro. Qualsiasi attività fisica (anche la “ginnastica da camera”, da sola o in compagnia!) abbasserà i livelli di cortisolo e quindi di ansia.

3. Concentrati su altro

Checché se ne dica, le distrazioni hanno non pochi vantaggi. Non vuol dire mettere la testa sotto la sabbia. Più che altro significa non dare troppa importanza o attenzione a ciò che non si può né prevedere né cambiare.

4. Evita la solitudine

Stare da sole con se stesse è cosa buona e giusta, ma non quando la solitudine è troppo dolorosa. Se i social ti fanno sentire meno sola, possono anche andar bene, ma non sono la soluzione definitiva. Meglio stare assieme a un’amica in carne e ossa con cui fare due chiacchiere, ridere, sfogarti e confidarti quando ti senti così.

5. Non vergognarti di ciò che senti dentro

No, non sei pazza. Sei un essere umano con le tue qualità e i tuoi limiti, proprio come tutti gli altri. Tanti altri, proprio come te, soffrono, si spaventano, si angosciano. È tutto incluso in quel pacchetto che chiamiamo vita. Accettala nella sua interezza, con i suoi alti e i suoi bassi.

6. Passerà, tornerà e passerà di nuovo

Se in questo momento stai vivendo un periodo stressante per cui sei particolarmente ansiosa, sappi che passerà e il sole tornerà a splendere. Ma poi torneranno le nuvole, di nuovo. Pertanto impara a riconoscere e a convivere con quella parte di te, che ogni tanto perde la testa e si smarrisce in un vortice tutt’altro che piacevole.

7. Sei più importante tu di lei

La tua ansia è può essere frutto di alcuni tuoi pensieri magari distorti o eccessivi, ma comunque controproducenti. Allenati a riconoscere che non è tutto così nero come la tua mente con le sue convinzioni ti vuol far credere. Se finora sei sopravvissuta ai tuoi attacchi d’ansia, significa che c’è una parte di te, la vera te, che è libera da preconcetti, supposizioni e film mentali e quindi è più forte e pronta a risollevarti, anche se a te non sembra. Concedi più attenzione e importanza alla vera te stessa e meno ai tuoi pensieri ansiogeni. Poi guarda che succede.