Durante la partita tra il Betis di Siviglia e l'Athletic Bilbao, la guardalinee Guadalupe Porras Ayuso, assistente dell'arbitro Guillermo Cuadra Fernández, ha subito un brutto incidente che, ripreso dalle telecamere, ha fatto il giro del mondo: mentre seguiva un'azione in campo è andata a sbattere contro un cameramen, ferendosi al viso. Ricoperta di sangue e sofferente, Guadalupe Porras è stata poi portata negli spogliatori, mentre la sua foto finiva su tutti i quotidiani sportivi internazionali e sui principali profili Instagram di settore.

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Come raccontano i media spagnoli, subito dopo l'impatto, l'arbitro Fernández ha ammonito il cameraman accusandolo di essersi avvicinato troppo all'area dell'azione e di aver continuano a riprendere imperterrito la scena dopo l'incidente. Nel raccontare lo scontro, anche la nostrana Gazzetta dello Sport ha pubblicato la foto di Porras coperta di sangue, scatto sotto il quale si sono scatenati decine di commenti sessisti, segno che gli stereotipi nello sport, quando questo coinvolge donne, sono ancora ben radicati.

«Ora vai a cucinare ai bambini a casa. Non è lavoro per te». E ancora: «Non basta togliere la patente alle donne, adesso pure a piedi fanno danni». Molti utenti, come contro-risposta a questi attacchi - per altro immotivati: la dinamica ha dato ragione alla Porras, considerato che il cameraman si trovava in un punto in cui non doveva stare - hanno cominciato a chiedere la rimozione dei commenti definendoli retrogradi e intrisi di un machismo che non fa onore né al calcio né allo sport in generale.

Classe 1987, Porras ha una carriera di tutto rispetto sui campi da gioco, a partire dalla sua formazione, iniziata al Collegio Arbitri di Badajoz. Nella stagione 2019-2020 è stata promossa, dopo anni di gavetta iniziati quando ne aveva appena 16, in Prima Divisione, diventando la prima assistente arbitrale donna nel calcio spagnolo. Insomma, accusarla di aver improvvisato un mestiere e di essersi fatta male solo perché donna (e dunque distratta, non troppo brava) è decisamente un errore di forma.