Bratislava è nota anche come Partyslava ed è un nomignolo più che meritato! La spumeggiante vita sociale della capitale slovacca è nota ben oltre i confini del paese visto che arrivano anche da Vienna per viverla.

Proprio a Vienna sento per la prima volta la parola Partyslava: come, come? Mi incuriosisce subito. Mi spiegano che mentre la vecchia generazione slovacca, abituata al regime comunista, continua a condurre uno stile di vita sonnolento e poco vitale, le nuove generazioni hanno invertito la rotta. Totalmente!

instagramView full post on Instagram

Me ne accorgo all'arrivo: le persone anziane sono più riservate, la loro seconda lingua è il tedesco; i giovani invece sono aperti e accoglienti e conoscono tutti l’inglese. Ma se vuoi davvero fare colpo allora impara qualche parola di slovacco: ahoj significa ciao, per dire buongiorno dirai dobrý deň, per ringraziare dakujem. Mi confondo quando si arriva al sì e al no: anò, spesso abbreviato semplicemente in no, significa sì mentre no si dice nie.

A insegnarmi i rudimenti della lingua slovacca (e a parlarmi anche di Partyslava) è Lenka. La incontro a Vienna dove studia e divide la casa con una mia amica italiana. Si offre di guidarmi nella sua città il weekend seguente. Si comincia dalla colazione, naturalmente! Gli slovacchi pranzano molto presto e la colazione si fa al volo, di solito prendendo qualcosa in un chioschetto. Preparati: quasi tutto è fritto, ma delizioso!

Assaggio subito un lokše, una specie di crepe dolce a base di patate, ma mi lascio tentare anche da un pirozky, una ciambellina dolce. Non mi sento pronta invece per familiarizzare con la langose, una sorta di pizza fritta con panna acida e formaggio che assaggerò solo in serata per decidere che, sì, potrei nutrirmene per tutta la vita.

È proprio la sera che la città cambia volto e si trasforma. Accade proprio nel cento storico che custodisce tutte le bellezze antiche di Bratislava ma dà spazio anche ai localini più cool, alla scena hipster e a chicche da non perdere.

Le tappe imperdibili secondo Lenka? Il bistro Vanesa su via Nedbalova, frequentato dai locals e dagli artisti; il caffè Next Apache che è anche una libreria second-hand; lo spazio culturale A4 di via Šancová, alternativo e di nicchia; il bar Doska su via Svoradova frequentato dagli studenti di arti performative e sempre affollato, pieno di energia e di atmosfera creativa.

Il giorno dopo non può che iniziare lentamente, dopo aver tirato tardi. Domenica si fa colazione con una fetta di torta ai semi di papavero allo storico Kafee Mayer aperto a inizio Novecento. Sulla piazza la vita di Bratislava mostra tutti i suoi contrasti e tra un baretto alternativo e un caffè tradizionale passa qualcuno in abiti tradizionali slovacchi. Chiedo a Lenka se c’è in programma una manifestazione in costume e mi guarda chiedendosi se stia scherzando, poi mi risponde che qui, la domenica, molte persone mettono ancora l’abito tradizionale con ricami a tinte vivaci.

Tutto su Bratislava