#laculturasifastrada. Attraverso le parole, l’arte, la moda. Con l’obiettivo di sensibilizzare tutti noi verso la cultura, Zanichelli ha lanciato l'hashtag e un progetto che ha coinvolto lo stilista Antonio Marras. A Marras, l’editore di vocabolari ha chiesto di interpretare in chiave artistica l’oggetto che più di tutti rappresenta la nostra cultura: il vocabolario, quel libro che abbiamo avuto con noi soprattutto durante gli anni della crescita e dal quale mai veramente ci separiamo, viste le innumerevoli volte che lo consultiamo nella nostra vita. Ma il vocabolario, come la cultura, non resta confinato nelle pagine di carta. La cultura si fa strada, appunto, ed entra a far parte delle nostre giornate in modi diversi.

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Tra i tanti modi in cui la cultura si fa strada, c'è anche quello di sfilare sulle passerelle della moda e trasformarsi in opere d’arte. Dalla collaborazione con Zanichelli, Antonio Marras ha creato 16 opere d’arte nelle quali il vocabolario è stato reinterpretato con l’uso di elementi diversi.

Paper, Illustration, Table, Art, pinterest
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Le 16 opere sono esposte fino al 21 novembre 2018 nell’atelier dello stilista. 8 di queste opere saranno vendute all’asta durante una serata privata al Mudec presentata da Geppi Cucciari.

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Ho chiesto di farmi recapitare dei volumi bianchi, il problema era come toccarli, trovare una connessione con questi oggetti immacolati. Io lavoro con le mani, sono un artigiano, sporco, consumo. Li guardavo e non riuscivo a capire come avrei potuto affrontare questo lavoro. Alla fine ho pensato che dovessi fare un lavoro sul dolore, sul distacco, sul taglio, sull’incisione. Sull’uso di viti e di bulloni che non sono esattamente i materiali che io uso abitualmente. Perché attraverso questi buchi potevo trovare una possibilità. Ho lavorato con elementi diversi, per esempio con le garze usate per fasciare le fratture, ho usato i trapani, ho fatto dei collage. Questi tagli queste ferite mi hanno accompagnato per raccontare le vite di queste donne particolari, molto forti, intense, avventurose. Tutto il lavoro, però, è partito da una donna che mi ha traghettato nel mondo dell’arte che è stata Maria Lai.
Antonio Marras