Jovanotti, Achille Lauro, Laura Pausini e Gianni Morandi sono sono alcuni dei grandi nomi nella musica che hanno contribuito a mettere il nome di Nick Cerioni sulla mappa degli stilisti da seguire. Ma lo stylist italiano è anche la mente dietro il look di Damiano, Victoria, Ethan e Victoria, i quattro membri dei Maneskin che con il loro stile glam rock e fuori dagli schemi sono riusciti a imporsi all’attenzione internazionale.

Nick Cerioni, chi è e con quali artisti ha collaborato

Laureato in Fashion Communication, la svolta è arrivata nel 2008, quando ha iniziato a lavorare per MTV, prima di sbarcare a X Factor, diventando responsabile di immagine nel 2019 per cantanti e ballerini. E sono soprattutto i cantanti a rivolgersi a lui quando si tratta di scegliere i look più incisivi da portare sul palco, a partire da Jovanotti, che, ancora nel 2011, fu il primo a puntare sulla creatività di Nick Cerioni, chiedendogli di curare il suo stile nei tour.

Ma per il co-fondatore, assieme al marito Leandro Manuel Emede, di Sugarkane Production, la consacrazione ufficiale è arrivata con il Festival di Sanremo 2020 dove personalità del calibro di Orietta Berti e Achille Lauro hanno calcato il palco del festival più importante in Italia portando alla luce le sue creazioni. Il lavoro di Nick Cerioni va oltre la semplice consulenza di immagine o la scelta dell’outfit migliore, ma crea intorno all’artista un vero e proprio mondo immaginario, fatto di simbolismo, richiami onirici e significanti.

Come dimenticare “i quadri” portati sul palco di Sanremo da Achille Lauro entrati di diritto nella storia del Festival o l’istrionico vestito di conchiglie indossato da Orietta Berti, capi di vestiario che non puntano solo a coprire ma che hanno come obiettivo quello di dare vita a una grande opera visionaria, importante quanto la musica.

Nick Cerioni ha contribuito a scrivere una nuova pagina della moda grazie ai Maneskin, di cui ha curato i look fin dai loro esordi, dando vita a uno stile gender fluid che attinge a piene mani al rock più incisivo del passato. Non solo i Maneskin sono una delle band italiane più famose al mondo, ma sono riusciti, grazie a Nick Cerioni ad affermare la loro personalità dirompente utilizzando tanto gli outfit quanto la musica, consapevoli del potere della moda nel ridefinire l’immaginario collettivo.

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Axelle/Bauer-Griffin//Getty Images

Lo stile dei Maneskin creato per loro da Nick Cerioni

Dal momento in cui sono esplosi sulla scena globale all’Eurovision di Rotterdam in un completo Etro in pelle bordeaux metallizzata, cantando a squarciagola Zitti e Buoni, la band è diventata sinonimo di un particolare tipo di esuberanza rock, che punta a rompere i canoni di genere, ma con stile.

Lo stile dei Maneskin è stato descritto usando termini come, glam-rock, gender fluid o androgino, ed è stato persino collocato sotto l'ombrello di “New Masculinity”, che è, in breve, esattamente l'opposto di 'mascolinità tossica'. Un messaggio, quello dell’individualità e della libertà di esprimersi che viene condiviso da molti artisti, tra cui Harry Style, i cui outfit capaci di sfidare gli standard di genere sono stati grandi fonte di ispirazione per la band italiana. Ma è innegabile che lo stile dei Maneskin proposto da Cerioni attinga a piene mani dal rock degli anni’70. Somiglianze con leggende del rock come Led Zeppelin, Pink Floyd, Jimi Hendrix, tra molti altri, possono essere individuate in alcuni dei look più iconici dei Maneskin.

Sulla copertina del loro album, 'Teatro D'ira', sono particolarmente visibili le ispirazioni a band iconiche come i Pink Floyd, o anche i Fleetwood Mac, andando a ricreare uno stile bohémien molto Anni '70. Durante molte delle loro esibizioni dal vivo e interviste spesso possono essere visti indossare gli elementi più disparati, dai pantaloni di pelle ai completi floreali, dalle tute trasparenti ai corsetti, andando da un lato a mescolare i canoni tipici di genere, dall'altra strizzando l’occhio al BDSM. Un immaginario fluido e divertito, ma portavoce di ben serie istanze vicine al contemporaneo, che gioca con la sessualità e sensualità. Da quando Cerioni è diventato lo stilista dei Maneskin, ha lavorato con loro anche a tre dei loro ultimi video musicali. Dai colorati tailleur pantalone svasati di 'Vent'anni', ai pantaloni in latex, choker e maglie a rete di 'Zitti e buoni', lo styling di Cerioni punta a riportare in auge lo stile rock ma rivisto in chiave contemporanea.

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Toni Anne Barson//Getty Images

In un'intervista con Sound Identity, a Cerioni è stato chiesto quanto sia importante lo stile individuale di un artista rispetto all'importanza di stare al passo con la moda. Cerioni ha risposto affermando: “Non c'è dubbio, lo stile conta al 100% e la moda allo 0%”. Il contrasto tra stile e moda è una distinzione importante da capire, poiché lo stile personale di un artista non sempre coincide con ciò che fa tendenza nella moda. In casi come i Maneskin o qualsiasi altro musicista, la loro musica racconta la loro storia e il loro stile esalta la narrazione. Attraverso i loro outfit e le loro azioni sul palco i Maneskin sfidano le norme sociali e i pregiudizi, incoraggiando chi li ascolta a fare lo stesso.