«Ho le spalle larghe ma ora basta», Melissa Satta non ha più intenzione di stare zitta. L'aveva preannunciato con un post su Instagram e l'ha ribadito a Verissimo parlando della fine della sua relazione con Matteo Berrettini. Fin dall'inizio della loro relazione i commenti online accusavano la modella e conduttrice televisiva di stare rovinando la carriera del tennista. «Io sono stata sposata con Boateng e già all'epoca se qualcosa non andava bene nella sua carriera davano la colpa a me e lo stesso con Matteo», ha spiegato dicendo che lei e Berrettini sono rimasti amici e che è felice di vederlo di nuovo in campo. D'ora in avanti, però, non starà più in silenzio di fronte a commenti del genere: «Quando mi dicevano che portavo sfortuna pensavo che c'erano cose peggiori, non mi piace fare la vittima e cerco di alleggerire sempre gli altri caricandomi io dei problemi. Però ad un certo punto ho dovuto dire basta». L'ha fatto per se stessa e l'ha fatto per suo figlio Maddox.

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«Siamo sempre noi donne a doverci sentire in colpa ma dietro grandi uomini ci sono sempre grandi donne», ha detto Satta parlando con Silvia Toffanin, «Lo dico perché anche mia madre si è sacrificata per la carriera e la famiglia», ha aggiunto. «Eravamo solo due ragazzi giovani che stavano vivendo una storia», ha commentato poi parlando di Berrettini e del clamore mediatico che l'ha portata a temere che suo figlio Maddox (quasi 10 anni) leggesse online i commenti che la descrivevano come una mangiatrice di uomini e addirittura «sex addicted», come riportato da alcune testate britanniche.

«Ma se anche lo fossi, come fai a verificarlo?», ha osservato Satta, «Sei mai stato nelle quattro mura di casa mia? Io sono una persona normalissima. Meno mi espongo e più c'è l'interesse a voler dire qualcosa di troppo. Questa è una violenza psicologica pesante. Quella che capita a quelle donne accusate dai propri uomini di essere troppo sexy. Non penso di essere neanche pubblicamente una persona volgare. Mi sono sempre definita un maschiaccio. Sto sempre in tuta a fare sport». Satta ha sottolineato l'assurdità di attribuire a una donna la colpa delle scarse prestazioni fisiche di un uomo: sappiamo che dietro a commenti del genere si nascondono misoginia e stereotipi, le dinamiche di coppia c'entrano fino a un certo punto. «Sono felicissima che sia tornato a giocare», ha detto Satta parlando dell'ex, «adoro la sua famiglia e la porterò sempre nel cuore. Alla fine siamo rimasti in buoni rapporti. Se passo nella sua città, lo invito per prenderci un caffè».