Quando un nuovo gioiello compare sul capo di una donna di casa Windsor, gli appassionati di tiare e accessori reali preziosi si accendono, soprattutto se quel monile non compariva da tempo nel loro radar. È il caso della Strathmore Rose Tiara che Kate, principessa del Galles, ha indossato durante lo sfarzoso banchetto di Stato organizzato a Buckingham Palace in onore del Presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol. Ospite di re Carlo e della regina Camilla, il presidente sudcoreano è stato accolto con tutti gli onori anche da William e Kate, accanto ai sovrani nel corso della lunga giornata istituzionale che ha coinvolto la famiglia reale. Dopo gli eventi del giorno, i Windsor hanno indossato i loro look da gran galà per il party a palazzo: Kate, in abito bianco firmato da Jenny Packham, ha stupito tutti sfoggiando una tiara che non usciva dal portagioie reali dagli anni Trenta.
La Strathmore Rose Tiara apparteneva alla regina madre, mamma di Elisabetta II, che l'aveva ricevuta come dono di nozze da suo padre, lord Strathmore. Fu proprio questo il gioiello che indossò il giorno delle sue nozze con l'allora duca di York (poi diventato re Giorgio VI all'abdicazione del fratello Edoardo VIII): delicata e preziosa, è scomparsa per decenni nei meandri della collezione della regina Elisabetta (l'ha ereditata alla morte della Queen Mum nel 2002), che in effetti non l'ha mai indossata né prestata alle altre donne della famiglia.
A sorpresa, Kate ha rispolverato una tiara di famiglia di grandissimo valore affettivo: parte del suo nome arriva dal design - una ghirlanda di rose sormontate da fiori di diamanti - e come tutti i gioielli di questo tipo può essere usata in diverse modalità (questa in particolare può essere smontata, con ciascun fiore che diventa una spilla). A lungo si è pensato che la tiara avesse patito la prova del tempo, troppo fragile per essere sfoggiata in pubblico. La principessa del Galles, che in passato ha indossato la tiara dei nodi d'amore e più recentemente la Lotus Flower tiara, ha avuto il merito di rispolverare un monile di grande prestigio, illuminando la serata a palazzo con la sua sola presenza.
