Meditazione, ne abbiamo sentito parlare spesso e oggi ti vogliamo portare in questo mondo facendoti scoprire come fare e i consigli di chi ha tanta, tanta esperienza in questo campo. “La meditazione è un incontro d’amore con noi stessi. È uno stato interiore che ci appartiene” – lo dice Andrea Boni, insegnante di meditazione dal 1976. Ci sono molti che ancora oggi vedono la meditazione come uno stato divino, il raggiungimento del Nirvana, e immaginano un uomo vestito da monaco in “posa di Buddha” con gli occhi chiusi per ore ed ore. Meditare è tutta un’altra storia, invece. La meditazione è un momento, anche molto breve, in cui smettiamo di FARE, e ci ricordiamo di ESSERE. Siamo fermi e respiriamo. “Meditare significa entrare in contatto con il proprio il sé interiore, la presenza fisica, le parti del corpo, il Qi, le emozioni, la propria forza vitale, l’energia, la certezza di essere vivi e presenti, indipendentemente da ciò che ci accade nella vita”. È così che Boni, che tutt’ora insegna in Italia e nel mondo, descrive la meditazione.

Meditazione, come fare

Ma, esattamente, come si medita? Si può meditare seduti sul tappetino da yoga, o su un asciugamano, oppure sulla sedia. Ci sono anche molte meditazioni che si eseguono da sdraiati, per facilitare il sonno, ed altre da fare in piedi. Importante: vestiamoci comodi! Non è una sfilata di moda, indossiamo quello che ci fa sentire bene e ci piace.

Dove fare meditazione?

Dove si medita? Ovunque. Se al momento ci è impossibile uscire e andare in un parco, possiamo farlo benissimo dalla nostra stanza o il soggiorno. L’importante è rendere l’ambiente circostante tranquillo e piacevole: possiamo usare qualche candela, un incenso, un vaso di fiori. Qualunque cosa ci faccia sentire a nostro agio.

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Tu dove fai meditazione?

Quando si fa meditazione?

Quando meditare? In qualsiasi momento della giornata. Al mattino, per risvegliare corpo e mente, o alla sera prima di dormire per rilassarsi. Il consiglio degli esperti è quello di creare un ambiente con luce naturale, quindi se è giorno spalanchiamo le finestre e godiamo del sole; se è sera, rendiamo la stanza accogliente con una luce molto soffusa.

Quale meditazione scegliere? 👇

Quale meditazione fare? Esistono tantissime meditazioni diverse, originarie dell’India, Buddhiste e non solo. Principalmente potremmo dividere la meditazione in tre grandi categorie: concentrata, integrata e contemplativa. La meditazione concentrata è quella che pone l’attenzione su una parte del corpo (@lascimmiayoga sul suo canale Youtube ne propone molte) o un oggetto, una qualsiasi immagine, e quando l’attenzione si distoglie, la riportiamo sul dettaglio. Si tratta dunque di visualizzazione, ed è una pratica che porta molta pace e serenità. La meditazione integrata tiene presente i pensieri, le emozioni o le sensazioni fisiche in un modo diverso dal quale siamo abituati. Si prova a fare un passo indietro e osservare ciò che ci passa per la testa come se fosse uno sguardo esterno: “la mia mente sta pensando questo”, e non “sto pensando questo”, oppure “La gamba ha una tensione qui”, e non “mi fa male la gamba”. Ci rende più consapevoli del momento presente e ci aiuta a stare nel qui e ora. La meditazione contemplativa ha invece l’intenzione di riflettere su concetti che ci stanno a cuore, come l’amore, la compassione, l’accettazione, la gratitudine. Ci si concentra su una parola e la si “esplora”. Roberta Alchimista su IG offre molti spunti interessanti al riguardo.

Ecco qui alcune meditazioni semplici ed efficaci da provare a casa, dove e quando vuoi tu! 👇

Meditazione della luce

È una delle pratiche meditative di visualizzazione più utilizzate nei centri di yoga: ci si sdraia sul tappetino a gambe distese, il corpo è abbandonato; a occhi chiusi si ascolta il suono del respiro e lo si segue con lo sguardo interiore. Si comincia ad immaginare una piccola luce dorata nascere dal petto; respirando la luce si fa più grande ed illumina il cuore; poi il resto del corpo, esce da noi e fa brillare tutta la stanza, la casa intera, scende nelle strade della città. Fino a che tutta la Terra è una sfera luccicante. Visualizziamo poi il ritorno della luce: quindi lentamente il luccichio ritorna nel nostro corpo e si racchiude nel cuore. Il potere della visualizzazione di una fonte luminosa ha un effetto positivo sull’umore.

Meditazione del fiore

È consigliata da Stefano Bettera nel suo libro Il Buddha era una persona concreta. Chiudiamo gli occhi e ci concentriamo sull’immagine di un fiore: il primo che ci viene in mente; se ci troviamo all’aperto possiamo guardarne uno vero. Respirando, lasciamo che il fiore ci riveli la sua freschezza, solidità, leggerezza, libertà. Immaginiamo di essere quel fiore: le gambe e i piedi, poggiati a terra, sono le radici, il busto è lo stelo, le braccia sono le foglie, e la testa è il pistillo con i petali. Secondo il monaco buddista Thìch Nhat Hanh, “Ognuno di noi è un fiore, ma a volte ci sentiamo appassiti e abbiamo bisogno di riacquistare vigore. Noi fiori umani abbiamo bisogno di aria. Se inspiriamo ed espiriamo profondamente, in modo cosciente, rifioriamo immediatamente”.

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Puoi fare meditazione come e dove vuoi,sai?

Meditazione della montagna

Il primo a parlarne è stato l’inventore della Mindfulness, Jon Kabat-Zinn. È consigliata una seduta a gambe incrociate, in modo che il corpo assomigli a una montagna. Immaginiamo la più bella montagna che ci è nota, la cui forma ci ispira tranquillità. Chiudiamo gli occhi e osserviamo la montagna: la vetta elevata, la base radicata nella crosta terrestre, i versanti rapidi oppure dolcemente scoscesi. Notiamone tutti i dettagli, e diventiamo noi stessi la montagna. Siamo la vetta, i versanti e la base, siamo elevazione e stabilità. Le intemperie scuotono la montagna, ma lei resiste, morbida e solida allo stesso tempo. Così siamo anche noi: non immutabili, ma saldi.

Meditazione del tè

È una pratica molto antica, originaria dell’India. Porta a ebollizione un po’ d’acqua e metti in infusione una tazza di tè o tisana. La meditazione è già cominciata: ascolta il rumore del bollitore, osserva le bolle dell’acqua. Afferra la tazza con entrambe le mani, chiudi gli occhi e percepiscine il calore; avvicinala al naso e senti tutti i profumi dell’infuso. Seduta ad occhi chiusi, bevi il primo sorso, e accogli con gentilezza e curiosità il suo sapore. Pensa alle sensazioni che senti ora nel corpo: caldo, freddo, morbidezza, umidità? Ripeti questo procedimento ad ogni sorso, scandendo la meditazione con un respiro soffice.

Respirazione a narici alternate

È una tecnica che ristabilisce l’equilibro energetico del corpo ed utilizzata da molti insegnanti di yoga e meditazione, come Denise Della Giacoma, che al momento sta organizzando diversi mindful retreat sul suo canale Youtube per aiutarci a praticare da casa. Consiste nel respirare con una sola narice alla volta: si porta la mano destra alla fronte, con indice e medio appoggiati al centro, e con il pollice si chiude la narice destra, per respirare profondamente solo con la narice sinistra. Poi si apre si chiude la sinistra con anulare e mignolo per respirare con la destra. Da fare per 10 o 20 respiri. Curiosità: secondo la tradizione yodica, le narici rappresentano sole e luna e sono due canali energetici molto importanti. Sollecitarli in questo modo fa sentire la testa molto leggera e calma le sensazioni di ansia e stress.

Meditazione dell’abbraccio

Consigliata da Andrea Boni (che offre meditazioni gratuite sul suo sito). Abbracciamo noi stessi e respiriamo quell’abbraccio. Ascoltiamo le sensazioni fisiche scaturite dalle nostre braccia che ci avvolgono. Quali emozioni proviamo?

Meditazione della gratitudine

È un tipo di meditazione contemplativo, in cui ci si concentra a contemplare il valore della gratitudine: si riflette, ad occhi chiusi e con un respiro lento, su ciò per cui siamo grati, grandi e piccole cose. Molti consigliano di scrivere anche un diario della gratitudine, perché il Journalling è un’attività meditativa tanto quanto la respirazione o lo yoga.

Ciascuno può trovare il suo modo di meditare, non ci sono regole, non c’è giusto e sbagliato. La meditazione è una pratica che ci consente di coltivare una relazione con noi stessi in maniera onesta e consapevole. P.S. Non è necessario sedersi e chiudere gli occhi: anche cucinare, disegnare, suonare o scrivere può essere una forma meditativa: importa solo mettere l’attenzione al momento presente e non seguire i pensieri che ci distraggono. Buona meditazione!

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