Alla fine è intervenuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo le immagini degli studenti colpiti a Pisa e a Firenze dagli agenti di polizia (stavano manifestando pro Palestina), Mattarella ha chiamato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, per fargli presente che «l'autorevolezza delle Forze dell'ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni».

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«Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento» ha aggiunto il Capo dello Stato nella nota inviata agli organi di stampa. Una presa di posizione netta, nel giorno in cui sono stati annunciati altri cortei contro il genocidio in Medio Oriente. A Pisa intanto il bilancio è stato di 13 studenti feriti, di cui dieci minorenni, come ha riportato il quotidiano Il Tirreno.