C'è qualcuno che, dopo aver visto Oppenheimer, e si è subito preoccupato di commentare sul web il corpo di Florence Pugh nelle scene di nudo. «Troppa pancia», «sovrappeso», «poco attraente» e via dicendo. Sui social, come sempre, i corpi femminili finiscono alla pesa pubblica, poco importa che nel film Pugh interpreti Jean Tatlock, amante di Oppenheimer che di mestiere faceva la psichiatra, non certo la modella. Poco importa anche che l'attrice abbia un corpo perfettamente conforme agli standard, simile a quello di moltissime donne, semplicemente ha scelto di non sottostare ai canoni di bellezza richiesti da Hollywood. La verità è che il body shaming è duro a morire: critichiamo spesso il nostro corpo, commentiamo quello delle ragazze al mare e pure quello delle attrici. Mettere un punto è difficile, ma andrebbe fatto al più presto.

florence pugh vittima di body shaming per oppenheimerpinterest
Universal Pictures, Syncopy Films, Atlas Entertainment
Florence Pugh in Oppenheimer

C'è da dire che, a contribuire all'oggettificazione del corpo di Pugh in questo film, ci si è messo anche Christopher Nolan che ha scelto di relegare a mera comparsa un personaggio femminile che avrebbe potuto catalizzare l'attenzione del pubblico. Così, nella pellicola del regista attualmente nelle scale, Jean Tatlock, finisce per essere semplicemente l'amante del protagonista, senza che di lei e della sua incredibile storia emerga quasi nulla. La maggior parte delle scene girate da Pugh (un totale di 15 minuti) sono scene di nudo, le prime per l'attrice ventisettenne che vanta una nomination agli Oscar e una carriera promettente.

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Pugh ha sempre parlato chiaramente della sua scelta di non modificare il proprio modo di essere e di apparire per conformarsi alle richieste di Hollywood. Quando era più piccola le è stato chiesto di perdere molti chili e di modificare alcuni aspetti del suo corpo per ottenere delle parti. Crescendo ha deciso di dire semplicemente «no» a richieste del genere, per il bene suo ma anche delle altre donne. La costante presenza nei film (e specie nelle scene di sesso) di corpi perfettamente aderenti a determinati canoni estetici, può portare chi guarda a prenderli a modello odiando il proprio corpo, controllando ossessivamente il proprio aspetto anche nei momenti di intimità. Questo può portare a difficoltà nel mostrare il proprio corpo e persino nell'avere rapporti sessuali soddisfacenti. Ben vengano, quindi, scene di nudo con con i corpi più diversi anche e soprattutto in film blockbuster come Oppenheimer. L'anno scorso Pugh, criticata dopo aver indossato un abito di Valentino semitrasparente, ha osservato in un post su Instagram «quanto sia facile per gli uomini distruggere totalmente il corpo di una donna, pubblicamente, con orgoglio, affinché tutti possano vederlo». È successo anche stavolta e la sua risposta vale ancora: «Cercate di crescere. Rispettare le persone. Rispettate i corpi. Rispettate tutte le donne. Rispettate gli esseri umani. La vita diventerà molto più facile».