«Quando diventi mamma per la società non sei più quasi nient’altro». Così, in una frase, Chiara Ferragni ha centrato il punto, il problema che, nella nostra società, ancora condiziona moltissime mamme lavoratrici. Come racconta la La27Ora, l'imprenditrice digitale ha partecipato all'evento Pantene “Forti Insieme” dedicato all'imprenditoria femminile e ha parlato delle difficoltà che, come donna e come madre, ha dovuto affrontare nella sua carriera. Un tema è ricorrente: i continui giudizi.

instagramView full post on Instagram

«Quando avevo 22 anni vedevo che c’era tanto accanimento verso di me da parte di persone più grandi. Temevo che avessero ragione, avevo molta paura di fallire ma io ho sempre cercato di non farmi scalfire», ha raccontato Chiara parlando del brutto periodo che ha attraversato quando viveva a Los Angeles. Del resto non è facile rimanere saldi e credere nei propri sogni quando il mondo ti mette sotto scrutinio, ma lei col tempo ci è riuscita. «Devi crescere e capire che puoi contare su te stessa», ha detto, «viverla in modo ironico è la base per fregarsene».

Da quando Ferragni è diventata mamma, però, i commenti e i giudizi hanno assunto una connotazione particolare. «Penso che la gente stia sempre li a vedere quanto sono una brava mamma nonostante io pensi di esserlo e tutte noi madri cerchiamo di fare il massimo per i nostri figli», ha detto. «Non c’è una madre migliore delle altre e non è una gara». Invece i commenti sono ricorrenti: ogni volta che Chiara viaggia per lavoro le viene rimproverato di non stare abbastanza con i figli, ogni volta che si mostra in pose più sexy su Instagram le viene ricordato il suo ruolo di "mamma" che per molti supera il suo essere semplicemente donna. «Penso sempre che ogni cosa che faccio venga sempre un po’ scrutinata, guardata con la lente di ingrandimento», continua l'influencer più famosa d'Italia, «sembra quasi che si debba scegliere se essere più imprenditrice o più madre: l’idea che si possa essere entrambe le cose c’è ancora poco». Insomma, siamo ancora indietro e si continua a pensare che, nelle donne, la maternità debba necessariamente escludere molti altri aspetti della vita come se fossero continui bivi, che una scelta escluda l'altra. Per gli uomini non vale lo stesso: «Qualsiasi cosa facciano nei confronti della famiglia viene esaltata. Per le madri è normale», ha detto Ferragni. Bisognerebbe iniziare a pensare alla genitorialità in modo più paritario e a smettere di alimentare lo schema donne-famiglia, uomini-lavoro. «Spero», ha concluso Chiara, «che la nuova generazione lotterà per cambiare questo principio».