She wears high heels/I wear sneakers/She's Cheer Captain, and I'm on the bleachers canta Taylor Swift in You Belong With me, quello che potremmo ufficialmente considerare il manifesto per eccellenza della cosiddetta "Pick-me Girl". Il lui della canzone sta con la classica ragazza femminile che indossa i tacchi ed è capitana delle cheerleader, ma in realtà prima o poi si renderà conto che quella giusta per lui è una tipa molto diversa che gira con le sneakers e che la partita la guarda dagli spalti. Forse non avete mai sentito l'espressione "Pick-me Girl" (sembra sia diventata popolare su Twitter nel 2016), ma secondo Urban Dictionary - che risolve ogni nostro dubbio sullo slang online - è proprio «una ragazza che cerca l'approvazione maschile insinuando indirettamente o direttamente che lei non è come le altre ragazze». Avete sicuramente capito di cosa stiamo parlando e a maggior ragione se frequentate TikTok dato che la Pick-me Girl da un po' è diventata un trend: ragazze che che prendono in giro altre ragazze che prendono in giro altre ragazze. Che sta succedendo?

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Tutto è cominciato sulle note di Heavy Metal del rapper Lil Uzi Vert, canzone che include la frase "Pick me, come pick me" e che veniva usata dai TikTokers per identificare i comportamenti di queste ragazze come bere birra, vestirsi da maschiaccio, fare in generale cose poco femminili. Ora invece va di moda un altro tipo di video ovvero quello di impersonare la Pick-me girl imitandola in diverse situazioni: è al ballo della scuola ma mostra a tutti che sotto il vestito si è messa le Converse, a scuola prende in giro le sue compagne che mangiano insalata mentre lei si è ordinata un hamburger, nel gruppo di amici sminuisce le altre ragazze perché lei si trova molto meglio con i maschi e ride alle battute sessiste. Se non conosci nessuna Pick-ma girl, la Pick-me girl sei tu. Ma, in fondo, possiamo ammetterlo senza remore: siamo tutte state delle Pick-me girl almeno una volta nella vita e sicuramente ne abbiamo conosciute parecchie: da un certo punto di vista è un bene che questi atteggiamenti vengano criticati perché, come spiega a InsideHook Amy Rosenbluth, ricercatrice presso la McGill University, sono radicati «nella misoginia interiorizzata e nel desiderio di prendere le distanze dagli archetipi e dagli stereotipi femminili tradizionali, che ci è stato detto che tutte le nostre vite essere qualcosa di negativo e svilente».


In poche parole, se tutti ti fanno capire in modo più o meno esplicito che per la società essere una donna vale meno che essere un uomo sarai inconsciamente spinta a rifiutare certi comportamenti e cliché per far vedere che anche tu sei all'altezza del gruppo dei boys, che parli la loro lingua e che dunque non meriti di essere sminuita. La Pick-me Girl si mostra "diversa dalle altre", ma in questo modo non fa altro che amplificare la misoginia e la competizione tra ragazze per ottenere la validazione da parte del maschio di turno. I video su TikTok stanno ridicolizzando e criticando tutto questo (fair enough), ma c'è un altro problema. «La massiccia diffusione di contenuti online sulla Pick-Me Girl ha rivelato una triste verità», spiega Rosenbluth, «la tossicità genera tossicità». Questi video infatti sono diventati gradualmente un'ulteriore occasione per etichettare e sminuire altre ragazze come in un circolo vizioso. «Le ragazze che denigrano le Pick-Me girl si pongono a loro volta come quelle "vere" e "senza filtri", in contrapposizione alle Pick-Me girl apparentemente false e insulse» spiega Rosenbluth e quindi, ancora, il punto è porsi come "superiori". «La tendenza della Pick-Me Girl si è trasformata in un altro modo per controllare il comportamento delle donne. Le nostre parole, il nostro aspetto e i nostri interessi vengono posti sotto una lente critica pseudo-femminista e ancora una volta svergognati, in questo caso il problema è non essere femministe abbastanza brave».

Come fare, quindi? Secondo la ricercatrice, piuttosto che prendere di mira le ragazze che adottano questi meccanismi favorendo la competizione femminile, bisognerebbe cercare di concentrarsi a monte sul problema. In questo senso la cultura Queer e LGBT+ sta contribuendo moltissimo nel mescolare le carte svincolando l'espressione di genere dall'identità e ribaltando gerarchie e categorie. Il focus va posto sul fatto che i comportamenti tradizionalmente "femminili" vengono visti come svilenti rispetto a quelli maschili e su come siano spesso i ragazzi stessi a portare avanti e incentivare questa gerarchia. Abbiamo fiducia che nel magico mondo di TikTok nascerà un trend anche su questo, see you there.