La vagina ha un pH diverso dal resto del corpo. Ma cosa significa? Con questo termine ci si riferisce al valore di acidità (pH da 0 a 7) o di basicità (pH da 7 a 14) dei liquidi biologici e dei tessuti genitali. Mantenere stabile il pH vaginale aiuta a non incorrere in infezioni, infiammazioni e secchezza delle parti intime. E cosa fare nel caso il vostro ecosistema genitale fosse compromesso? Risponde Belén Gómez García, ginecologa dell'Ospedale Infanta Leonor.

Perché il pH della vagina è più acido di quello della pelle?

Il pH dell'area genitale è specifico e dovrebbe essere sempre acido, intorno al 3,5-4,0. Questo valore è dovuto principalmente ai Lactobacilli, batteri che rilasciano perossido di idrogeno e acido lattico, creando un ambiente ostile per la crescita di molti funghi e batteri.

Cosa succede se il pH vaginale è alterato?

Il pH o «potenziale idrogeno» è un'unità di misura che si riferisce all'equilibrio tra elementi basici e acidi nella nostra flora genitale. È fondamentale che rimanga sempre costante, perché l'ecosistema vaginale, composto da microrganismi e batteri funzionali, ha la funzione di proteggerci dalla crescita di diversi germi che si annidano in circostanze normali nel nostro corpo, ma che non causano sintomi perché non sono nelle condizioni giuste per svilupparsi. Se alteriamo il pH di ogni fase della vita di una donna, questi germi crescono e possono comparire sintomi come prurito, bruciore, secchezza o alterazione delle secrezioni genitali.

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Cause comuni di squilibrio del pH

Il pH deve essere costante, né più né meno acido di 3,5-4,0. Quanto meno acida è la vagina, tanto meno acido lattico è presente in essa per combattere le infezioni; se invece è troppo acida non si avranno infezioni, ma si potrebbero avere problemi legati alla fertilità. Questi sono i motivi principali per cui il pH può variare:

- Fattori ormonali: è più alcalino durante la menopausa, l'infanzia e il post-partum.

- Fattori ambientali: indossare abiti sbagliati, per questo si consiglia di utilizzare tessuti naturali, come il cotone.

- Fattori chimici: gel contraccettivi, mancanza di igiene o utilizzo di prodotti inadeguati e assunzione di antibiotici, in quanto possono eliminare i batteri «buoni» necessari per una vagina sana e acida.

- Fattori sessuali: durante i rapporti si possono trasmettere alcune infezioni, anche a causa dello sperma alcalino.

Cosa dovete fare per non avere problemi

È fondamentale mantenere una corretta igiene intima, facendo una doccia quotidiana e, soprattutto, lavando le zone genitali dopo lo sport, i rapporti sessuali o in situazioni particolari, come durante il ciclo mestruale. L'ideale è lavarsi solo una volta al giorno, in condizioni normali. Fondamentale è anche il movimento da fare per l'igiene intima, sempre troppo sottovalutato: quando vi pulite, dovete muovervi da davanti a dietro per evitare di trascinare i germi dal tratto digestivo alla vagina. Fondamentale, prima e dopo l'igiene intima, lavarsi bene le mani per evitare la diffusione di eventuali batteri nocivi.

DaCosmopolitan ES