La depressione natalizia, anche detta Christmas blues, è uno stato che, come il nome suggerisce, interessa il periodo del Natale. A essere avvertite sono tristezza e malinconia, che compaiono già durante i preparativi della festa per poi scomparire generalmente al termine delle stesse.

Senza voler in alcun modo sostituirci agli specialisti della psiche, in questo articolo delineiamo un piccolo ritratto di questo fastidioso ospite che può sedersi al tavolo delle feste facendo avvertire ansia e senso di frustrazione anziché gioia ed entusiasmo.

Depressione natalizia, perché mi sento triste a Natale?

La depressione natalizia può comparire in relazione a diversi fattori che proprio il periodo del Natale porta con sé. Per fare un esempio pratico, nel caso in cui si sia da poco subito un lutto è possibile avvertire uno spiccato senso di nostalgia, in quanto il tempo libero extra che generalmente si ha a disposizione proprio nel periodo delle feste fa da cassa di risonanza per questa triste esperienza vissuta di recente.

La tristezza a Natale può essere però determinata non soltanto dall’amplificazione di un fatto doloroso, ma anche da elementi che di per sé sono potenziali fonti di gioia, ma che possono d’altra parte generare, come anticipato, ansia e frustrazione.

Di seguito, un piccolo approfondimento relativo a questi tasselli che costituiscono le feste natalizie e che, se da un lato sono senz’altro “amici”, dall’altro possono necessitare di essere gestiti con cura per non trasformarsi in un’antipatica sorgente di disagio.

Lo stress da regali

I regali non è bello soltanto riceverli, ma anche mettersi all’opera per scovarli. C’è chi ama farlo con anticipo, e chi si avventura nei negozi soltanto pochi giorni prima della fatidica data, ovvero quella in cui i pacchi dono verranno scartati tra sorrisi e risate. Tuttavia, andare a caccia di regali non è così divertente per tutti, e non perché non si desideri vedere il sorriso stampato sul volto delle persone alle quali si vuole bene.

Il problema risiede proprio nel momento in cui si va in cerca dei doni, che purtroppo può generare ansia o depressione natalizia. In particolare, può insorgere una preoccupazione di tipo economico, ovvero il timore di andare incontro a una spesa eccessiva, oppure si può avvertire la paura di non riuscire a individuare il regalo perfetto. A poter aiutare a prevenire queste sensazioni sgradevoli è una pianificazione efficace, sia in termini di tempo, sia in termini di budget.

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Depressione natalizia: capitolo cene con i parenti

Per molti le feste natalizie sono sinonimo non soltanto di luminarie e speranza di ammirare un paesaggio innevato, ma anche di cene, pranzi e altri momenti di incontro con i propri parenti. In un mondo ideale tutti andrebbero d’accordo, avrebbero rapporti distesi che non hanno mai subito scossoni e basterebbero i sorrisi dei bambini a illuminare l’atmosfera di festa e gioia, rendendola splendida per tutti.

In realtà molto spesso questa situazione è un sogno a occhi aperti, in quanto può capitare che in famiglia ci siano situazioni non risolte che rischiano di rendere l’occasione piuttosto “pesante” anziché lieta e allegra.

A tal proposito, non c’è niente di male a declinare gentilmente un invito se si sa che una situazione potrebbe essere fonte di malumore e rendere le nostre feste meno felici di quanto vorremmo che fossero.

Il problema… tempo libero

Durante l’anno, non vediamo l’ora di avere più tempo libero. È proprio per questa ragione che, magari, aspettiamo le vacanze natalizie con trepidazione, assaporando il momento in cui potremo trascorrere qualche pomeriggio a rilassarci anziché al lavoro. E poi succede che le vacanze arrivano, con esse anche il tempo libero extra, e non tutto va esattamente come ce l’eravamo immaginato.

Anziché finalmente distendersi, avvertiamo i pensieri affollarsi nella nostra mente, rendendo quasi allettante la prospettiva di tornare in ufficio. Se vi riconoscete in questa descrizione, ebbene, sappiate che non siete i soli a sentirvi così, in quanto in effetti il fatto di poter trascorrere più tempo con sé stessi può a volte rivelarsi una faccenda problematica.

Sfruttare il tempo libero che è possibile ritagliarsi grazie alle festività dedicandosi ad attività piacevoli, farsi un piccolo regalo e ascoltare i propri bisogni avendo cura il più possibile di assecondarli possono essere ottimi modi per gestire al meglio il periodo di vacanza, evitando che da tesoro tanto desiderato si trasformino in un ostacolo alla serenità.

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Depressione natalizia: la questione aspettative

Le aspettative secondo cui il Natale dovrebbe essere un tempo di gioia, che dovremmo essere al meglio, che dovremmo divertirci, sono una serie di “doveri” che davvero dovremmo cercare di scalfire e a poco a poco smantellare per evitare di incorrere in una depressione natalizia.

Se nutriamo l’idea che il Natale sia un tempo da trascorrere con molta gente e noi lo passiamo da soli, rischiamo di sentirci inadeguati. Se non riusciamo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, possiamo incappare in un senso di frustrazione.

Come fare per vivere un felice Natale da soli e/o non sentirsi ingabbiati da “traguardi” non raggiunti? Può essere utile accogliere il Natale per come ci si presenta, evitando di restare intrappolati nell’immaginario collettivo. In sintesi, quello delle feste può essere un tempo dedicato all’accettazione di noi stessi e alla valorizzazione di quanto di bello ci circonda, a partire dalle piccole cose.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione